Cenni storici della parrocchia
Un'immagine della zona
|
La nostra parrocchia è a titolo mariano, intitolata alla Madonna della Divina Provvidenza per due motivi, come si deduce dagli scritti del primo parroco Don Antonio Ceparano. Il primo: bisognava orientare la popolazione di questa zona, tanto depressa e bisognosa al parroco, ad avere fiducia in Dio che ama i suoi figli e si prende cura di loro. Il secondo: Don Antonio Ceparano era un grande innamorato della Madonna. Il suo sogno era quello di realizzare un grande Santuario alla Vergine e di condurre a Gesù tante anime servendosi della Madonna. Dal diario di Don Antonio Ceparano possiamo evincere che: una circostanza gli schiude il cuore e la mente tanto da incoraggiare questo suo progetto. |
Recatosi a Tortona in pellegrinaggio con ragazzi, giovani e vari fedeli della parrocchia, conosce il Santuario mariano di S. Maria della Guardia. Sulla tomba di Don Orione, un figlio della Provvidenza, Don Antonio piange e chiede aiuto. L'amore di Don Orione per la Provvidenza gli infonde coraggio.
Dopo un sogno premonitore, Don Antonio chiede al fratello Vincenzo di approntare un'immagine della Madonna così come l'aveva sognata. Viene fuori un primo schizzo, poi un quadro ad olio (il primo quadro che poi sarà esposto alla Venerazione) e infine il complesso statuario tutto in legno dell'Ortisei, che si venera tutt'ora.
La parrocchia abbraccia due zone rinomate: "Sentierone" e "Siberia".
Clicca sulle immagini per visualizzarle
Il primo bozzetto per il quadro della "Madonna della Divina Provvidenza" realizzato da Vincenzo Ceparano.
|
Il quadro ad olio, realizzato da Vincenzo Ceparano, per la venerazione della "Madonna della Divina Provvidenza".
|
Il simulacro della "Madonna della Divina Provvidenza" che si venera in parrocchia.
|
Nella zona del Sentierone (dal diario di Don Antonio Ceparano)
Un'immagine d'epoca della zona "Sentierone"
|
Con precisione non si sa l'origine di tale appellativo dato alla zona. Forse perchè anticamente doveva essere un largo e lungo sentiero attraverso il quale, dal tratturo di Torremaggiore, scendevano, guidate da rudi e poveri pastori le numerose greggi abruzzesi e per l'abituro dell'antica San Severo, denominata anche "Casteldrione", cioè "Castello della quercia", si portavano nei pascoli distesi alle falde del Monte Gargano nel periodo in cui essi nei loro paeselli, contavano i giorni di magra. Il Sentierone, a sua volta, è intimamente connesso ad un'altra ampia zona detta la Siberia. |
La "Siberia" (dal diario di Don Antonio Ceparano)
Qui sono nato ed ho vissuto gli anni della mia prima infanzia. Anche la denominazione di tale zona è di origine oscura. Non si sa il motivo vero e proprio di tale appellativo. Parecchi lo attribuiscono al fatto dell'enorme distanza da tutto il centro di San Severo; altri dal fatto che era popolata da gente poco civile; altri perché sempre abbandonata per mancanza di strade, acqua, fogna, luce ed anche priva di un certo piano regolatore.
Queste due zone oggi sono abbracciate dalla parrocchia in massima parte ancora abbandonate, perché occorrono scuole, macellerie, farmacie, mercato, gabinetti pubblici e privati, rete idrica... Ci sono ancora in parecchi punti catapecchie e case bassissime dove vi abitano famiglie numerose. Si pensi che in alcune famiglie il numero dei bambini supera a volte i quindici e anche i diciannove, perché più che frutto della Divina Provvidenza, sono considerati come cespiti di più assegni familiari. |
Don Antonio Ceparano durante una processione
|
La visione spettrale (dal diario di Don Antonio Ceparano)
Don Antonio Ceparano, I parroco
|
Di queste due zone che si è presentata più volte alla mia mente, mi ha fatto tremare, per cui non mi sono sentito mai a posto di coscienza fino a quando non ho espresso vivo il desiderio al mio Vescovo, dapprima nella persona di Monsignor Orlando, poi in quella di Monsignor Vailati, di andare a fare del bene a quella povera gente. Questo perché soffrivo immensamente di tanto abbandono essendo miei quelli che soffrivano. Soffrivo, perché soffrivano quelli coi quali tante volte da ragazzo avevo condiviso giochi e, da più grande, fatiche e sudore. Povera gente. Povera sì, perché proprio abbandonata. |
L'evoluzione delle immaginette della "Madonna della Divina Provvidenza"
|
|
|
|
Il susseguirsi dei parroci e degli avvenimenti
Vista nelle sue origini, la Parrocchia ha avuto un "faticoso" parto; infatti ha richiesto la morte-sacrificio del Parroco fondatore che ha dato la sua vita per la sua "piccola opera periferica" come spesso la chiamava nei suoi scritti. Colpito da una bronchite cronica, muore alla giovane età di 37 anni, il 7 gennaio 1970. Fu lutto per i suoi parrocchiani. Lutto sentito dalla gente semplice, da quegli uomini segnati dalla fatica e dalle sofferenze che magari andavano in chiesa, ma gli volevano bene. L'8 gennaio 1970, il prete della "Siberia" raggiunse il cimitero portato a spalla dai giovani e seguito da una folla immensa. Per la zona, l'istituzione della parrocchia, nel 1966,è stata un'autentica Provvidenza in più sensi. La prima cappella sorge in una "stalla", sgombrata e adibita. Don Antonio teneva abitualmente addobbata la "stalla" con panni perché desse l'impressione di una chiesa in festa. Si era portato alcune statue di Santi più vicini alla devozione popolare. Segue poi il salone, infine il tempio. Fatto il tempio, si passa alla vera "edificazione ", quella della comunità. La prima pietra viene posata il 15 Luglio del 1968. Don Antonio Ceparano fu parroco della nostra parrocchia dal 1966 al 1970. |
Antonio Ceparano, I parroco
|
Cantiere, 15 Luglio 1968
|
Don Antonio Ceparano durante la posa della prima pietra, 15 Luglio 1968
|
Don Giovanni Delli Quadri, II parroco
|
Dopo la morte di Don Antonio Ceparano, la Parrocchia viene affidata alla guida di un nuovo parroco nella persona di Don Giovanni Delli Quadri.
Tutti ricordano il suo sorriso, la sua semplicità, il suo approccio facile con la gente. Aiutato dal Rev.ndo Sac. Don Salvatore Camillo, validissimo collaboratore, specie nel "settore giovani", Don Giovanni ha trascorso dieci anni di vita pastorale caratterizzati da non lievi difficoltà. Anche Don Giovanni, purtroppo, viene ben presto chiamato a passare all'eternità, in una circostanza del tutto particolare. Stressato dai preparativi, si accinge ad accogliere il simulacro della Vergine del Soccorso che in occasione del quarto centenario della Diocesi passa pellegrina di fede per le varie parrocchie del centro-diocesi, non fa in tempo per prepararsi alla Celebrazione che cade per infarto cardiaco. Il giorno dopo la sua morte, si tenevano i funerali ai piedi della Vergine intronizzata nella Chiesa. Don Giovanni Delli Quadri fu parroco dal 1970 al 1980. |
Dopo Don Giovanni, la Parrocchia viene guidata dalle premurose cure di Don Franco Manzari. Sull'esempio dei due suoi predecessori, anche lui si prodiga intensamente nella cura pastorale di questa zona. Il suo intento è quello di fare della Parrocchia una "vera Comunità" secondo quanto è richiesto dallo spirito della Chiesa manifestato dal Concilio Vaticano II. Don Franco è convinto che solo nella Comunità il cristiano può e deve realizzarsi. In questa prospettiva mirano tutti gli sforzi che Don Franco mette nella formazione delle coscienze dei singoli e dei vari gruppi ecclesiali, condannando gli individualismi, gli egoismi personali e di gruppo, la richiesta del sacro o dei Sacramenti senza una dovuta evangelizzazione e catechesi. |
Don Franco Manzari, III parroco
|
|
Ha svolto un'intensa attività, con particolare amabilità verso gli ammalati e con tanta semplicità per i giovani e adolescenti realizzando la loro crescita di veri cristiani nella nostra realtà territoriale. Don Franco Manzari fu parroco dal 22 giugno 1980 al 31 ottobre 1992. |
|
|
Celebrazioni Eucaristiche durante il parrocato di Don Franco Manzari, anni 1980
|
25 Maggio 1987 - Visita di Papa Giovanni Paolo IIDurante il parrocato di Don Franco Manzari, ci fu un avvenimento straordinario: Papa Giovanni Paolo II visita la nostra città e sosta in preghiera nella nostra parrocchia, il 25 Maggio 1987.
Il Papa è arrivato in elicottero nel campo sportivo del quartiere "Castellana". Al suo arrivo è stato accolto dal Vescovo di San Severo Mons. Carmelo Cassati, dal Sindaco Michele Santarelli, dal prefetto e viceprefetto di Foggia. Dopo aver salutato una folla accogliente e festosa, il Papa si è recato nella nostra parrocchia, dove è stato accolto dal parroco Don Franco Manzari. |
Dopo una breve preghiera davanti al Tabernacolo della nostra chiesa, ha indossato i paramenti liturgici e si è recato nella piazza retrostante alla chiesa, denominata Piazza del Papa, dove ha celebrato la S. Messa. Al termine della S. Messa, il Papa ha ringraziato tutti coloro che hanno organizzato e animato la Celebrazione ed ha salutato tutti dicendo: "Vi lascio, come il Bambino Gesù, nelle braccia della vostra Madre, Madre del Perpetuo Soccorso. Sia Lodato Gesù Cristo!". |
|
Don Giuseppe Ciavarella, amministratore parrocchiale pro tempore
|
In assenza del parroco, subentra come amministratore pro tempore per sede vacante, Don Giuseppe Ciavarella. Ha saputo continuare, sia pure per pochi mesi la pastorale giovanile specialmente tra i nostalgici di Don Franco Manzari. La sua totale disponibilità nel campo spirituale e la sua semplicità nel dialogo con i parrocchiani hanno indotto questi ultimi ad esporre formale richiesta di nomina a parroco al Vescovo Mons. Cesare Bonicelli che ne prendeva atto rispondendo "Lasciamo lavorare lo Spirito Santo". Don Giuseppe Ciavarella fu amministratore pro tempore per sede vacante, dal 1° novembre 1992 al 19 febbraio 1993, |
Il 20 Febbraio 1993, subentra un nuovo parroco: Don Michele Leccisotti. Durante il suo parrocato è stato costruito il complesso delle opere parrocchiali, con la posa della prima pietra del 30 Marzo del 1999. L'oratorio ha permesso di svolgere tutte le attività in maniera più agiata. |
Don Michele Leccisotti, IV parroco
|
Durante la costruzione dell'oratorio, 1999
|
Processione festa "Madonna della Divina Provvidenza", 5 Settembre 1999
|
Tra gli eventi significativi del parrocato di Don Michele Leccisotti vi è l'Incoronazione della statua della "Madonna della Divina Provvidenza", avvenuta il 23 Settembre del 2007 con la presenza del Vescovo di San Severo, Mons. Lucio Angelo Maria Renna. Il parrocato di Don Michele Leccisotti termina nel 2009. |
Durante l'incoronazione della statua della "Madonna della Divina
Provvidenza"del 23 Settembre 2007 |
Don Andrea Shamwana, sostituto amministratore parrocchiale
|
Dal Febbraio del 2009, Don Andrea Shamwana sostituisce l'amministratore parrocchiale fino a Giugno. |
Nel Giugno del 2009, viene nominato parroco Don Luigi Rubino. Il 7 Giugno 2009 fa il suo ingresso da parroco. Nel 2009 con l'inaugurazione dei campetti, si dà avvio alla vita pastorale con una serie di attività che si arricchiranno anno dopo anno. Nel 2012 viene collocata in chiesa una statua di San Giovanni Paolo II benedetta da Don Luigi. |
Don Luigi Rubino, V parroco
|
|
|
Rinasce il Gruppo Giovani della nostra parrocchia che si allarga sempre più. Di esso molti giovani appartenenti anche a quartieri diversi dal nostro. Si organizzano i campiscuola per giovani e famiglie e si dà inizio anche all'esperienza del campolavoro nella Comunità monastica di Bose. Tutto ciò ha contribuito a creare rapporti di amicizia e fraternità. |
|
|
Riprende il Gruppo Famiglie con varie attività legate alla preghiera e al divertimento. Nel 2014, Don Luigi va in visita da Papa Francesco e chiede di pregare per la nostra parrocchia. |
Don Luigi Rubino termina il suo servizio per la nomina a padre spirituale nel Seminario Regionale di Molfetta. La nostra comunità lo ha salutato il 27 Settembre 2014 con una grande festa. Don Luigi fu parroco dal 2009 al Settembre del 2014. |
|
Don Salvatore Ricci, VI parroco
|
Nel Settembre del 2014 subentra, come amministratore parrocchiale, Don Salvatore Ricci. Dopo un anno viene nominato parroco e il 4 Ottobre 2015 fa ingresso ufficiale con una S. Messa celebrata dal Vescovo Mons. Lucio Angelo Renna. |
Nel Febbraio del 2015 viene restaurato il Crocifisso venerato nella parrocchia grazie al fondo raccolto in memoria del nostro caro Paolo Violano. Nel Febbraio del 2016, viene restaurata la Croce della Passione, risalente all'800. |
Ingresso Don Salvatore Ricci da parroco, 4 Ottobre 2015
|
Crocifisso restaurato
|
Croce della Passione restaurata
|
Costruzione cappella "Madonna della Divina Provvidenza" in Africa
|
La Provvidenza in Africa: costruzione della cappellina nel villaggio di Bounta (Missione di Cotiakou-Benin) intitolata alla "Madonna della Divina Provvidenza". |
Nell'Aprile del 2016 viene costruita la Cappellina dedicata alla "Madonna della Divina Provvidenza", che ricorda l’anno straordinario della Misericordia e il 50° anniversario dell’istituzione della parrocchia (Giubileo parrocchiale). |
Cappellina dedicata alla "Madonna della Divina Provvidenza"
|
|
In occasione del 50° anniversario dell'erezione della nostra parrocchia, dal 24 al 28 Aprile 2016, il simulacro di Maria SS. del Soccorso, patrona della Città di San Severo, ha visitato il nostro quartiere e ha sostato nella nostra parrocchia. |
Il 16 Settembre 2016 con una Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Lucio Angelo Renna si dà inizio al Giubileo Parrocchiale con la lettura dell’indulgenza plenaria concessa da Papa Francesco. |
|
|
Peregrinatio Mariae: due tele restaurate dell’immagine della “Madonna della Divina Provvidenza” vengono accolte da alcune famiglie della nostra parrocchia (nei mesi di Maggio e Ottobre) per riprendere la devozione dei Cenacoli di preghiera. |
Dicembre 2016: Sistemazione e adeguamento liturgico del presbiterio con la collocazione dei poli liturgici (ambone, battistero, altare e sede) opere realizzate dallo scultore Michele Carafa. |
|
|
16 Settembre 2017: Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Giovanni Checchinato, Vescovo di San Severo, per la dedicazione-consacrazione del nuovo altare e chiusura dell’anno giubilare parrocchiale. |
|
Una nuova Caritas parrocchiale: Nel Novembre del 2019, grazie ai lavori effettuati su alcuni locali accanto alla Chiesa, è stato creato un nuovo spazio per la Caritas parrocchiale. Il 1° Dicembre 2019, Don Salvatore Ricci, ha inaugurato e benedetto i locali. Presenti i referenti della Caritas parrocchiale e la comunità. |
|
Una teca per gli olii Santi: Nel Settembre 2022, grazie al contributo in ricordo di Paolo Violano, è stata costruita una teca contenente gli olii Santi: Crisma, Catecumeni ed Infermi. Il 25 Settembre 2022 è stata presentata alla comunità e benedetta da Don Salvatore Ricci. |
|
Durante l'assemblea parrocchiale del 9 Giugno 2022, Mons. Giovanni Checchinato, Vescovo di San Severo, ha annunciato il trasferimento di Don Salvatore Ricci, VI parroco, a seguito della nomina a parroco della parrocchia di "S. Antonio da Padova" in San Paolo di Civitate (FG). Tutta la comunità parrocchiale lo ha salutato, il 5 Ottobre 2022, durante la Celebrazione Eucaristica e con un momento di festa in oratorio. Don Salvatore fu parroco dal 4 Ottobre 2015 al 5 Ottobre 2022. |
Dal 1° Ottobre 2022 subentra come parroco, Don Pietro Fabbrizio, il quale è stato viceparroco della nostra parrocchia nel 2007. Il 15 Ottobre 2022, fa ingresso ufficiale in parrocchia con una Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di San Severo, Mons. Giovanni Checchinato, concelebrata da Don Salvatore Ricci, parroco uscente, alla presenza di numerosi presbiteri diocesani. La comunità lo accoglie, subito dopo la Celebrazione, con un momento di festa presso l'oratorio parrocchiale. |
Don Pietro Fabbrizio, VII parroco
|